KTM Italia: un quad per il Garpez Team


Un quad KTM 525 XC omologato, messo gratuitamente a disposizione per i piloti del Garpez Team dai vertici della casa austriaca attraverso KTM Italia: questo, in sintesi, il risultato dell’accordo di collaborazione, sancito nella giornata di ieri 8 maggio, con la cerimonia di consegna ufficiale del mezzo da parte del Managing Director di KTM Italia, Angelo Crippa.


Da sinistra: Riccardo Previde Massara, Angelo Crippa, Roberto Rossi, Andrea De Beni, Paolo Carrubba e Stefano Cordola

L’accordo nasce grazie ad una comunione di intenti condivisa pienamente, sulla base della quale è nata la volontà della casa di consegnare al team un mezzo in comodato d’uso: permettere a persone con disabilità di tornare in sella o di salirci per la prima volta, è lo scopo ultimo di questa collaborazione, che vede da una parte il team – punto di riferimento nazionale per le attività dei disabili in quad – e dall’altra la casa austriaca, che da partner tecnico, dopo la scelta di consegnare al team un mezzo nuovo a sua completa disposizione, è diventata parte fondamentale nella diffusione del progetto della squadra corse.

E’ bastato un incontro presso la nuova sede di KTM Italia, ad Albano Sant’Alessandro – in provincia di Bergamo – tra il Team Manager e fondatore del Garpez Team Andrea De Beni e il Managing Director di KTM Italia Angelo Crippa, per condividere le modalità migliori per portare la realtà “ready to race” a contatto anche con questa tipologia di utilizzatore finale, che come tutti gli altri condivide passione e amore per il tassello. In questo modo, il team ha così a disposizione un quad per test e prove di nuovi e futuri quaddisti, mentre KTM si apre ad un mercato, quello del quad e più nello specifico del quad dedicato ai portatori di handicap, in modo netto e deciso dando sfogo a quella stessa passione e volontà di conoscenza della bontà dei propri mezzi sul mercato.

L’handicap, e soprattutto la conseguente volontà di reazione e di realizzazione nonostante le difficoltà, è argomento ben conosciuto dentro tutto lo staff di KTM Italia e KTM Austria: basta pensare a Pit Beirer e Heinz Kinigardner, peraltro co-fondatore di Wings For Life, entrambi manager del settore agonistico della casa “arancione” ed entrambi in carrozzina, per giungere alla conclusione che loro stessi hanno certamente avallato la collaborazione tra team e filiale italiana, condividendone gli intenti e l’attitudine delle parti in causa.

Insieme ad Andrea De Beni, nella consegna del mezzo sono stati presenti gli altri piloti del team Riccardo Previde Massara e Stefano Cordola, mentre per KTM Italia l’accoglienza e la consegna del quad è stata curata in prima persona, oltre che da Angelo Crippa, anche da Paolo Carrubba, responsabile Marketing Comunicazione & International Offroad PR, e Roberto Rossi, Responsabile per l’Italia di Eventi ed Attività Sportive.

Il KTM 525 XC appena consegnato, verrà allestito nelle prossime settimane secondo le normative nazionali per la guida dei quadricicli da parte dei disabili: messo in condizione ottimale per la guida con i vari ausili, il quad verrà quindi messo a disposizione di chi vorrà effettuare i primi contatti con il mondo del quad, con le dinamiche di guida e con le tecniche più collaudate di utilizzo da parte di varie tipologie di handicap.

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3 thoughts on “KTM Italia: un quad per il Garpez Team

  1. Si possono sapere quali sono gli adattamenti che verranno installati sul mezzo? in questo modo chi ha una disabilità potrà sapere se può avvicinarsi o no a tale mezzo.

    Il quad sarà a disposizione di tutti i disabili che vorranno effettuare i primi test in sella a questa tipologia di mezzi, ma sarà possibile anche ottenerlo in prestito per effettuare la patente As da parte di quei disabili che non potendo comprarsi subito un mezzo adattato però possono iniziare le pratiche di ottenimento della patente?

    Se il KTM in oggetto sarà messo a disposizione dal team in questi frangenti sarà sicuramente un gran servizio che oggi nessuno è in grado di fornire, rendendo il GarpezTeam ancor più il punto di riferimento a livello NAZZIONALE nel segmento Quad e Disabilità.

    Saluti

    Emmanuele Moretti

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    • Ciao Emmanuele!

      La tua domanda è lecita e ti ringrazio perché così cogliamo l’occasione per informare tutti. Dobbiamo ragionare a “step”, perché dal momento che possiamo contare solo sulle nostre forze economiche (considerando anche che il quad non è nostro ma ci è affidato in comodato d’uso e quindi ogni modifica è fatta “a perdere”), siamo un po’ obbligati a risparmiare qualche soldino per poi spenderlo in presidi per il mezzo.

      Il primo di questi step sarà quello di acquistare a nostre spese un cambio elettronico e delle pedane laterali: in questo modo possiamo aprire gli utilizzi del quad a ragazzi e ragazze con disabilità come la paraplegia, che essendo la più diffusa è anche quella che vogliamo accogliere per prima. Questo step dovremmo raggiungerlo dopo l’estate, in base ovviamente alle nostre disponibilità economiche: per ora il mezzo è disponibile per la prova per chi ha disabilità per le quali non sono obbligatori presidi particolari, almeno per quanto riguarda l’utilizzo pratico e non per il CdS (abbiamo già due prenotazioni, che siamo in grado di accogliere con il quad così com’è, fortunatamente!).

      Con questo primo step, i test del mezzo potranno essere realizzati ancora solo in aree private e non sarà ancora possibile dare il mezzo a noleggio gratuito per il conseguimento della patente, perché la nostra intenzione è passare all’omologazione solo al termine delle operazioni di montaggio di più presidi, per evitare di dover ripetere le operazioni più volte (spendendo quindi ogni volta per gli aggiornamenti a libretto!).

      Dal nostro punto di vista e sempre tenendo conto delle nostre possibilità, non diamo alcun limite all’utilizzo del quad… Assolutamente! L’idea è proprio quella di svilupparlo “step-by-step” e arrivare ad accontentare il maggior numero di richieste possibili.

      Andrea

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  2. Ciao Andrea sono molto contento per questa nuova iniZiativa.. Io non ho mollato il sogno ma sto affrontando un momento veramente difficile per il mio fisico, il mio spirito la mia famiglia e le condizioni politico-economiche che tutti ci preoccupano.. Non so se questa sia la sede idonea per questo genere di comunicazioni ma mi son svegliato a causa di dolori molto forti dovuti ad una sindrome in parte psicosomatica in parte all’abuso che credo molti di noi disabili siamo costretti a fare per avere una vita decente ed ho trovato voi. Con questa bella notizia mi è tornata la voglia di combattere, terminare gli studi scrivendo la tesi di laurea e mettercela tutta per trovare un lavoro.. Le istituzioni sono veramente carenti nel capire e supportare i nostri bisogni e desideri ed in questo desolante panorama il Garpez è veramente una bella iniziativa!!!!!!! Ciao ad Andrea ed a tutti i componenti del Garpez!!! Daniele paradiso

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