Campionato Italiano Endurance: la nuova sfida


Il Team Garpez – Disabili in Quad è felice di annunciare la propria presenza al neonato Campionato Italiano Endurance promosso dalla Federazione Motociclistica Italiana. Tre gare, da marzo a novembre, ognuna della durata di 2 ore, saranno il banco di prova per uomini e mezzi durante la stagione di gare che sta per cominciare.

Per noi è una gioia che FMI abbia deciso di ritornare sulla strada delle gare di durata: non appena abbiamo saputo di questa intenzione, non ci abbiamo pensato su molto, decidendo immediatamente di prendere parte al Campionato“, ha dichiarato il pilota e fondatore del team, Andrea De Beni.

Work in Progress...

Work in Progress…

“Lo scorso anno è stato limitato, dal punto di vista agonistico, per via delle Olimpiadi, che peraltro sono andate benissimo” – è invece il commento di Efrem Morelli – “mentre il 2017 è un anno più tranquillo e il quad può rientrare nei miei piani sportivi in maniera più concreta: sono contento che FMI abbia riaperto la strada delle endurance perché sono gare molto divertenti, in cui si sta in sella tanto tempo. La trasferta può anche essere lunga, se poi corri per due ore filate! Mi sto allenando moltissimo, ho perfezionato alcune cose sul mio Can-Am 450 e sono pronto per dare battaglia”. 

Dopo l’esperienza al Touquet, Luigi Sereno Bigoni – pilota normodotato in forze al team Garpez – non vede l’ora di cominciare: “Le endurance sono le mie gare preferite. Senza contare che il Mondiale Quad di Pont de Vaux, che è la manifestazione che preferisco durante l’anno, è essa stessa una endurance, quindi queste gare possono rappresentare un divertimento ma anche un allenamento ‘sul campo’ per l’obiettivo principale dell’anno“.

Perché le endurance rivestono un valore così importante nell’attività agonistica del team Garpez? Ce lo spiega Andrea De Beni: “tanto per cominciare, come ha detto Efrem, quando parti per una trasferta e sai che la gara impegnerà gran parte della giornata, beh, lo fai più volentieri rispetto a quelle gare che si esauriscono in pochi minuti. Al di là dell’opinione personale, poi, c’è un fatto squisitamente tecnico: io ho una gamba sola e non ho equilibrio in sella, vale a dire che per me i rettilinei sono difficili tanto quanto le buche, le curve, i salti e tutto il resto. Questo porta ad un abbassamento notevole della velocità, per restare in sella. Sul giro secco, so di essere uno dei più lenti se non il più lento in pista, mentre sull’arco di 2 ore so di poter avere qualche carta da giocare, se mantengo un passo costante per l’intero arco della gara. Posso lavorare sul fisico durante l’anno, cercando di essere pronto per una sfida lunga, perché so per certo che su una gara da 10-15 minuti, correrei solo dei rischi senza avere possibilità di portare a casa alcun risultato”. 

Il team difenderà i colori del Motoclub M.G.M. di Silvestro Paris, con l’unico ma importante obiettivo di… Divertirsi il più possibile!

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