Pont de Vaux: game, set and match


Il team Garpez al Mondiale Quad di Pont de Vaux. Un “must” negli ultimi anni, una presenza quasi fissa, dal 2010 ad oggi. Cinque partecipazioni per Andrea De Beni senza mai un ritiro e con 3 primi posti e 2 secondi nella categoria Handi Sport del Kenny Quad Contest. Un ruolino di marcia ai limiti della perfezione che fa il paio con il primo e secondo posto di Efrem Morelli negli anni 2014 e 2015 nella stessa classe. Il 2017 è stato, senza dubbio, uno dei “Pont-de-Vaux” più belli per il team: vittoria di categoria per Andrea e 47° posto assoluto per Luigi Bigoni, primo pilota non-disabile del team, alla sua quarta presenza, la prima in forze al team.

Da lui partiamo, per dovere di classifica e anche per dargli il nostro personale benvenuto nella famiglia del team: “E’ stato forse il mio miglior Mondiale. Sicuramente un’esperienza iniziata male, proseguita benino e chiusa come meglio non potevo sperare” ha raccontato Luigi Bigoni. “Nelle prove ho avuto un po’ di noie, non mi sentivo perfettamente a mio agio con il quad. Finite le prove avevo qualche dubbio circa la performance in gara e infatti la prima manche non l’ho corsa con la dovuta concentrazione e soprattutto tranquillità. Il contrario è capitato nella seconda manche, dove ho cancellato i cattivi pensieri e… Credo di non aver mai guidato così bene! Sono estremamente soddisfatto del mio 47° posto finale!”.

Simile, da un punto di vista prettamente sportivo, il commento di Andrea De Beni, pilota e fondatore del team: “Nelle prove ho fatto un errore strategico: ho voluto risparmiarmi scegliendo di entrare a cavallo tra prove libere non cronometrate e prove ufficiali cronometrate. Ho sbagliato il timing dell’entrata e il risultato è stato che dei 4 giri effettuati nelle prove, 3 sono rientrati nella parte non cronometrata e solo quello di rientro, quindi più lento rispetto alle mie capacità, è stato utile per il tempo in qualifica. In compenso sono molto soddisfatto per l’andatura tenuta sia nella prima sia nella seconda manche. In quella del sabato ho fatto rifornimento e mi sono accorto che avrei potuto evitarlo, quindi ho scelto di non fermarmi neanche una volta nella gara della domenica. Così ho fatto: due ore filate, stesso ritmo, nessuna sosta. Il 70° posto finale sui 104 piloti in gara è stato la ciliegina sulla torta, ne vado veramente orgoglioso e per me conta più del primo posto nella categoria dei piloti con disabilità“.

Per tutto lo staff presente è stata un’edizione particolare, di quelle indimenticabili, anche per il fatto di aver corso con il ricordo di Riccardo Previde Massara nel cuore. Il pilota del team, prematuramente scomparso a soli 37 anni, è stato ricordato con un cuore sulla maglia ufficiale della gara, dentro il quale è stato inserito il suo numero di gara, il 29. Un omaggio all’apporto che Riccardo ha dato al team ma, soprattutto, a tutte le persone emozionate e toccate dal suo esempio.

In ultimo, non possono mancare i ringraziamenti. A partire da Silvestro e Gisella Paris del team MGM, motoclub FMI di riferimento per la squadra corse. Grazie a Sergio Gilli e a Frank, Claudia e Antonio di Tecno4 per la preparazione rispettivamente del quad Yamaha 450 di Luigi e dell’Honda 450 di Andrea. Grazie a Michele, Mauro e Dario Bigoni, a Fabio Zaccaria, a Cristina e Maria Grazia, ovvero tutto lo staff presente ai box e al paddock durante il mondiale. Grazie ai nostri sponsor: Airoh Helmets per i caschi, MadBros per l’abbigliamento personalizzato gara e dopo-gara, B100 e BOS per le grafiche dei quad, Selle Dalla Valle per la seduta dell’Honda di Andrea, Douglas Wheel Tires e, infine, centro medico Zenit di Torino. Senza ognuno di loro, il risultato non sarebbe mai arrivato.

 

Credits foto: DV Racing Pics

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