Il battesimo di Riccardo


Riccardo Previde Massara è parte attiva del Garpez Team da oltre un anno. Il suo entusiasmo, strabordante, è da riferimento per l’attività del team, che quando cala di intensità a livello di iniziativa, viene spesso “svegliato” dalle bordate del ragazzo di Vigevano, sempre pronto a proporre nuove e concrete iniziative per migliorare l’offerta del team verso ragazzi che come lui condividono passioni e problematiche.

La stagione 2012 di Riccardo doveva essere più intensa dal punto di vista agonistico ma la vita, si sa, a volte mette i bastoni fra le ruote. O, nel suo caso, in mezzo ai cerchi del suo Raptor 700. Il battesimo agonistico di Riccardo,

Riccardo in azione a Frinco (AT)

ufficialmente, è stato in occasione del Summer Wheels 2011 anche se a conti fatti, alcune noie al mezzo gli hanno negato la possibilità di confrontarsi realmente con la parte più agonistica che questo mezzo può donare. Domenica 29 luglio, a Frinco, in provincia di Asti, Ricky ha potuto così veramente toccare con mano quello che è l’emozione di un circuito, di una gara costruita attraverso tempi sul giro in qualifica e in mezzo ad una “masnada” di avversari, tutti vogliosi di arrivare gli uni davanti agli altri.

Macchina, carrello e abbigliamento tecnico. Per correre in quad non serve null’altro: niente fanfare, niente di più che la propria voglia di mettersi in discussione.

A fine gara, Riccardo ci ha raccontato le sue impressioni: “E’ stata una gara difficile per via del clima torrido e per gli orari molto dilatati fra prove e manche ma la cosa fondamentale è che è andata bene e mi sono divertito. Il risultato finale è l’ultima cosa che mi interessa anche se mi ritengo soddisfatto perché qualche quad dietro me lo sono messo anche io!”. La sua voglia di fare e la sua passione si è se possibile ricaricata ancora di più dopo questa gara: “ho avuto modo di capire come si comporta il mio Raptor in certe condizioni e quello che ho visto, soprattutto in termini di sospensioni, è che devo lavorare molto sull’assetto per trovare un feeling che mi permetta di non stancarmi troppo durante le manche di gara, anche dopo che il percorso diventa più accidentato”.

La gara, facente parte del calendario agonistico AICS, ha visto al via quattordici quad e quasi duecento moto: facile comprendere come il terreno, degradato con il passaggio delle moto, sia stato un vero e proprio spartiacque per la sua prestazione. Quello che per noi è fondamentale è aver potuto ancora una volta dimostrare, senza clamore e senza dover guardare per forza alla prestazione tecnica, che il quad è il mezzo perfetto per permettere ad un disabile di divertirsi in sicurezza e in autonomia. Appuntamento a domenica prossima, con il bis di Riccardo, che ormai ci ha preso gusto e non si ferma più…

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