Così come la matematica, molto spesso, non dice tutto, anche le classifiche e i ragionamenti tecnici spesso e volentieri lasciano largo margine all’interpretazione. Sui 69 partecipanti (tutti portatori di handicap fisico, tranne 3) che hanno partecipato al Kenny Quad Contest del Mondiale Quad di Pont de Vaux 2014, Efrem Morelli (Can Am Renegade 800) è giunto sessantesimo. Sembrerebbe un risultato quasi deludente per l’ex campione italiano di motocross ma dietro una rottura che lo ha costretto a lasciare anzitempo la pista a pochi minuti dalla fine della seconda manche di un’ora e mezza, si nasconde invece una grandiosa prestazione sportiva.
“Sono molto contento – ha dichiarato Efrem – perché al di là della rottura meccanica, non dipendente dalla mia guida, stavo girando veramente forte. Il secondo giorno ho corso meglio che nel primo: ci va del tempo per capire il proprio fisico come reagisce nell’affrontare una gara di tre ore e il mio atteggiamento nella prima manche da un’ora e mezza, al sabato, è stato forse anche troppo conservativo. Domenica, nella seconda frazione, ho dato tutto e la pista mi piaceva anche di più, pur essendo molto rovinata dal passaggio dei quad che corrono la endurance di tre ore e soprattutto l’endurance di dodici ore, concomitante con la nostra gara. Stavo andando veramente tanto forte, al punto da essermi ‘ingarellato’ con alcuni piloti francesi molto più esperti di me di questa gara: il mio passo mi avrebbe portato a concludere tra la trentesima e la quarantesima posizione, non so dire con certezza perché tra cambi pilota, rifornimenti e qualche ritiro, questa gara riserva sempre mille sorprese”.
“Purtroppo ho rotto l’albero di trasmissione, che si è letteralmente tranciato, ad una manciata di minuti dalla fine della corsa e il rammarico più grande è quello di non aver trionfato tra i quad a variatore, iscritti alla gara insieme a quelli a marce e presenti in circa una quindicina di unità, tutti normodotati”.
“Il Mondiale Quad di Pont de Vaux è una gara mitica, impareggiabile. Sono felice di averci corso e sono certo che il prossimo anno tornerò ancora più preparato e pronto ad affrontare la gara con ancora più determinazione, provando a fare di meglio del sessantesimo posto di quest’anno. Ringrazio tutti per il supporto e per l’aiuto che mi è stato dato: correre con 20.000 persone che fanno il tifo per te a bordo pista è qualcosa di unico, come anche la parata del venerdì sera, durante la quale si attraversa la cittadina di Pont de Vaux tra due ali di folla letteralmente pazzesca”.
Cosa vuoi dire ai ragazzi – disabili e non – che seguono le tue imprese? “Posso solo dire che il Mondiale Quad di Pont de Vaux è una gara che ti entra nel cuore, che è fattibile per un pilota disabile, a patto di lavorare molto e bene durante l’anno sia sul proprio mezzo sia sul proprio fisico: solo l’insieme di queste due componenti, su cui è necessario lavorare tutto l’anno costantemente, permette di raggiungere anche solo il risultato di terminare la corsa”.
Al prossimo anno, Efrem!
Credits foto: Filippo Mingardi – Quad Mania on TV